- angie19909
COME HO CAMBIATO IL LOOK AL MIO FURGONE CAMPERIZZATO IN 7 MOSSE CON IL FAI DA ME!
Aggiornamento: 19 dic 2021
Nel Giugno 2020, dopo la prima quarantena e il momentaneo abbandono del sogno di fare il giro del mondo a piedi (per evidenti impedimenti), ho deciso di comprarmi un furgone per poter continuare a viaggiare low cost, in Italia.
Il destino mi ha fatto incrociare Leone, un ducato maxi del 2001, in ottime condizioni, con il quale sono partita subito alla riscossa senza saperne nulla.

Ben presto, il mio furgone, da un semplice mezzo di trasporto è diventato un grande amico con cui condividere viaggi ed esperienze e una seconda casa in cui sognare in grande.
Le prime uscite con Leone sono state travolgenti, l’affiatamento immediato, ma già dai primi giorni mi sono resa conto di avere nuove esigenze, ho capito che per sentirlo davvero mio dovevo renderlo un po’ più…Angie! Così ho cominciato a progettare le varie modifiche da apportare al mio mezzo: ho fatto una lista di interventi, ordinati per necessità e ho capito di poter tentare un restyling degli interni con il “fai da me"!
Rientrata dal mio tour delle regioni del nord, ho cambiato il colore dei mobili e del tetto, sistemato alcune piccole infiltrazioni, messo la carta da parati nelle pareti, nel bagno, in cucina e messo un finto legno adesivo in pvc, cambiandogli totalmente il look.
Non è stato semplice modificarlo proprio come volevo, perché molte cose che immaginavo, man mano che mi confrontavo con altri appassionati, mi venivano sconsigliate, creandomi non poca confusione. Ho temporeggiato per un po’, poi ho sentito che dovevo seguire il mio istinto e trasformare l’immaginazione in realtà. Ed è così, che ho fatto tutto da sola, senza l'aiuto di nessuno!
Non avendo alcuna esperienza in materia posso dirmi certamente felice del risultato. Quello che avevo in testa l’ho realizzato, in un modo o nell’altro, semplice o complesso che fosse.
Se anche tu sei in quella fase o sei solo curioso, ti descriverò quello che è stato il mio percorso.
FASE 1: ho cominciato a smontare gli infissi, le mensole della cucina, le ante e la porta del bagno. Ho tolto il tavolo, i cuscini e il materasso ed ho cominciato a carteggiare tutto;

FASE 2: ho pulito le superfici con acqua e asciugato, messo il nastro di carta e posizionato carta di giornale su tutto il pavimento, per cercare di sporcare il meno possibile;

FASE 3: ho cominciato tinteggiando con una base chiara su tutta la superficie dei mobili e
ho montato alcune mensole (chiodini e vinavil) che avevo precedentemente costruito assieme ad un mio amico;
FASE 4: ho proseguito a dipingere, utilizzando un grigio scuro per la parte inferiore ed un grigio chiaro per la parte superiore ed il bagno;

FASE 5: poi sono passata alla carta da parati e alle maioliche in cucina, che ho applicato con il vinavil e con una finitura di vernice plastificante trasparente;
FASE 6: per il tetto ho cambiato idea in corso d’opera e alla fine l’ho dipinto con un color azzurro cielo, lavabile e traspirante, (che avevo a casa e che avevo usato il mese precedente per il mio nuovo studio di casa, anch’esso realizzato interamente da me);

FASE 7: in fine ho montato i listelli di pavimento autoadesivo in pvc, effetto finto legno ed ho terminato il tutto con il montaggio di un battiscopa angolare in pvc adesivo, color grigio scuro.

La scelta del pavimento non è stata per nulla facile.
All’inizio cercavo un finto parquet esteticamente bello, resistente all’acqua e agli sbalzi di temperatura e facile da posare da sola. I gruppi social tematici più leggevo e più mi confondevo le idee. Alla fine mi sono decisa e ho fatto di testa mia, come al solito.
La prima tappa è stata @leroymerlin: lì, anche grazie ai consigli dello staff, mi sono fatta un’idea più precisa e ho comprato tutto l’occorrente. Ho aspettato a lungo per essere più sicura e per trovare qualcuno che mi potesse aiutare: in molti mi hanno supportato con suggerimenti ma alla fine, come sempre, mi sono buttata!
MA COS'È IL PVC?
I pavimenti in PVC sono conosciuti anche come pavimenti vinilici o anche LVT (Luxury Vynil Tiles). Riproducono fedelmente l’aspetto del legno o di altri materiali, come la pietra o il metallo, con una grande resa sul piano estetico e con un prezzo mediamente più contenuto rispetto a laminati e parquet. Si trovano in diversi formati: a telo (rotolo), in piastrella o a doga (tipo parquet). Il polivinilcloruro, più comunemente noto come pvc, è un polimero che si ottiene dalla distillazione del petrolio e del cloruro di sodio. Particolarmente apprezzato per le sue numerose applicazioni in edilizia, combina resistenza all’acqua, riciclabilità, resistenza al fuoco e un’elevata capacità di riduzione del rumore a un costo davvero interessante. Inoltre è un materiale piuttosto flessibile e resistente all’usura.
La posa di un pavimento vinilico può essere di due tipologie: autoadesiva (2-3 mm) o a incastro (click) o flottanti(3-5mm). Nel mio caso ho scelto l’autoadesiva principalmente perché più sottile.
10 cose da sapere sui pavimenti in pvc
· sono impermeabili e resistenti (per questo indicati anche in ambienti umidi come bagni e cucine);
· sono facili da pulire;
· sono ecologici perché fatti in PVC, materiale 100% riciclabile;
· hanno un buon rapporto qualità/prezzo
· sono versatili (disponibile in molte varianti di colore e design);
· sono resistenti al calpestio e non scoloriscono per effetto della luce del sole;
· sono di spessore sottile;
· sono antiscivolo;
· sono antistatici (impedisce l’accumulo di cariche elettriche che potrebbe portare inconvenienti come incendi ed esplosioni a causa di scintille);
· É sicuro, ignifugo e autoestinguente (cioè non è infiammabile e, in caso di incendio, rallenta il propagarsi delle fiamme);
Quanto costa?
Il prezzo è abbastanza contenuto. In media, è intorno a 15 euro al metro quadro, con la possibilità di trovare prodotti più economici o più esclusivi, per un prezzo che varia dai 7 ai 20 euro al metro quadro.
È dannoso per la salute?
Contrariamente a quanto si pensa, infatti, il pvc non è un materiale pericoloso per la salute. Sottoposto ogni anno a severi controlli di qualità, è un prodotto certificato CE. Le vernici di rivestimento sono solitamente prive di piombo, metalli pesanti, solventi e altri elementi potenzialmente pericolosi per la salute di grandi e piccini.
Come si posa?
La disposizione degli elementi, lame e piastrelle, modifica la percezione dello spazio. Valuta l’illuminazione e cerca di posare il pavimento nel senso verticale rispetto alla sorgente di luce. Le lame disposte in diagonale rendono otticamente più ampio lo spazio. Lo allargano invece se disposte in parallelo e nel senso ortogonale rispetto all’ingresso. Data la ridotta superficie calpestabile del mio mezzo non ho avuto molta scelta.
Cosa Serve per posarlo?
Doghe in pvc autoadesivo effetto legno, cutter, forbici, metro, squadra e righello, matita, martello.

Procediamo con il lavoro:
1- Ho scelto di posizionare i listelli in maniera sfalsata così da dare l’idea di avere un ambiente più ampio e perché ho letto che restano più fermi con gli sbalzi di temperatura, ma ognuno valuti cosa sia meglio per il proprio mezzo i propri gusti. Sono partita dal centro, sotto la dinette, dove avevo più spazio di manovra e quindi modo di capire meglio il lavoro che dovevo fare, per poi affinare la tecnica e arrivare nei lati. 2- Ho pulito la superficie preesistente aspirando ogni residuo di polvere, passando un panno bagnato e poi asciugando. 3- Poi ho iniziato a posare i listelli interi, facendo attenzione alla venatura degli stessi per avere un effetto il più naturale e variegato possibile. La cosa importante è incastrare bene ogni pezzo di laminato in modo da non lasciare spazio. Io ho cominciato levando la pellicola sottostante prima da una parte, che fissavo per bene alla precedente, facendo pressione e poi sfilando da sotto la restante pellicola. Ci si può aiutare con un martello di gomma ma facendo attenzione a non rigare le doghe. 4 – per tagliare il pezzo in eccesso è sufficiente prendere bene le misure, fissare bene il listello ed effettuare un taglio deciso con il cutter e poi una lieve pressione con la mano per fare in modo che si rompa omogeneamente la parte adesiva sottostante. Così fino a ricoprire tutta la superficie.
Con meno di 80 euro ho coperto totalmente la spesa dei materiali (due confezioni di pvc autoadesivo) e degli accessori e mi è avanzata quasi una confezione intera.
Cosa ne pensi?
Posso assicurarti che i lavori non finiscono mai e appena pensi di aver fatto e ti siedi sul letto guardando orgoglioso l’operato, ti ritrovi già nei pensieri a sognare qualche altra modifica, più figa e funzionale da realizzare!

Ma quello che mi sento di dirti è: buttati!
Perchè quello che ho fatto io, lo puoi benissimo fare anche tu!
Se stai pensando di rifare il pavimento del camper, non esitare a contattarmi via mail a angie1990@outlook.it per avere suggerimenti e approfondimenti maggiori.

Continua a seguirmi per vedere le mie avventure, le mie ricette e l’evoluzione di altri eventuali lavori!